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mercoledì 24 febbraio 2016

La filosofia del Brazilian Jiu-Jitsu: codice 7-5-3

jiujitsu


Durante un seminario il M° Pedro Valente discusse con il M° Gracie sulla filosofia del Jiu-Jitsu e sul suo codice di vita che applicava a questa nobile arte, il codice 7 - 5 - 3.
I 7 principi del bushido, le 5 chiavi della longevità e i 3 principi dello Zen.

I 7 principi del codice dei samurai sono:

mercoledì 11 novembre 2015

Le arti marziali in pellicola - Parte 10


Nel 10° appuntamento di Le arti marziali in pellicola l'ospite d'onore è Sonny Chiba, attore e famoso artista marziale d'origine giapponese. Quentin Tarantino lo definì "il più grande attore - dopo Bruce Lee - che abbia mai lavorato nei film di arti marziali". Tra i suoi film più famosiKarate Kiba, The Yagyu Conspiracy e la saga Il teppista.
  • Karate Kiba: Chiba, un maestro di karate che combatte la criminalità, torna in Giappone con l'intenzione di voler eliminare il commercio di droga nel suo Paese. Decide che offrirà i suoi servigi di guardia del corpo a chiunque avrà il coraggio di procurare informazioni sulle attività dei signori della droga.  

lunedì 2 novembre 2015

Ashi-Sabaki: footwork giapponese

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Ashi-Sabaki è il termine con il quale vengono indicate, nelle arti marziali giapponesi, le diverse tecniche di footwork utilizzate per attaccare o evitare in modo rapido un avversario.
Esistono 4 tipi di movimenti base: Ayumi-ashi, Okuri-ashi, Tsugi-ashi, Hiraki-ashi. I movimenti devono essere eseguiti sempre con il Suri-ashi, ovvero lo spostamento che avviene facendo scivolare il piede sul pavimento così da ridurre al minimo lo squilibrio del corpo e trarre energia dal suolo.

mercoledì 21 ottobre 2015

I Venti Principi di Funakoshi

Funakoshi


I Venti Principi del Karate (Niju kun) scritti da Gichin Funakoshi, fondatore dello stile Shotokanrappresentano i pilastri portanti che sorreggono la filosofia dello stile del Gran Maestro. 
Questi principi, fortemente legati alla tradizione zen e al codice dei samurai (bushidō), si fondano su concetti di umiltà, rispetto, compassione, pazienza e calma interiore ed esteriore.
Secondo Funakoshi, la pratica del karate e la continua osservanza dei principi permettono al karateka di migliorarsi giorno per giorno.

mercoledì 14 ottobre 2015

Taiiku no Hi: La giornata dello sport e del benessere

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Taiiku no hi è una festa nazionale giapponese organizzata ogni secondo lunedì di ottobre dal 1966, due anni dai giochi olimpici estivi del 1964 che rappresentarono per il Giappone un simbolo di rinascita dopo la seconda guerra mondiale; la fiamma fu accesa da un ragazzo nato nel giorno dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima.
La maggior parte delle scuole giapponesi celebra questa giornata con una festa dello sport, una mini olimpiade che coinvolge tutti gli studenti in varie discipline fisiche. Le principali attività, mirate a promuovere il benessere fisico e mentale, sono i 100 metri piani, la staffetta 4x100, corsa coi sacchi, salto in lungo e la tipica Kibasen (finta battaglia di cavalleria). 

mercoledì 23 settembre 2015

I cinque fondamentali dell'Aikido


Via che conduce all'unione e all'armonia con l'energia vitale e lo spirito dell'universo, è il significato dei tre caratteri che formano la parola Ai-Ki-Do
Il suo fondatore, Morihei Ueshiba, definiva quest'arte come l'unione degli elementi della natura e il Ki, l'energia vitale che si genera al nostro interno. 
La finalità dell'Aikido non è la sconfitta dell'avversario, ma il raggiungimento della "vera vittoria su se stessi" tramite la conoscenza della propria natura personale.
Un aikidoka è paragonabile a un ramo di salice che si flette sotto il peso della neve,  fino a farlo cadere senza spezzarsi.

lunedì 6 luglio 2015

Grandi Guerrieri: I monaci guerrieri del Sol Levante


Il termine Sōhei (monaco-guerriero) era attribuito ai membri delle congregazioni armate di dottrina buddista del Giappone medievale, esistiti tra la metà del periodo Heian e l'avvento di Oda Nobunaga. 
Assimilabili agli ordini militari monastici occidentali, i monaci guerrieri seguivano un codice di condotta che imponeva, per un periodo di servizio di dodici anni, la pratica delle armi e l'utilizzo di un copricapo bianco.
Seguaci del "Sutra mahayana del Grande passaggio al di là della sofferenza", che prevedeva l'utilizzo di armi e della violenza, quest'ordine ha influenzato per secoli la sfera politica e spirituale del Giappone.
Il primo esercito ufficiale di Sōhei venne istituito nel monastero buddhista Tendai Enryaku-jia seguito delle controversia con i membri appartenenti al tempio di Yasaka di Kyoto.
Negli anni gli sconti tra templi diventarono sanguinosi e cruenti, scatenati principalmente da eventi legati alle nomine degli abati.
Abili guerrieri, i Sōhei possedevano un ampio armamentario composto da spada, arco, pugnale e naginata, una lunga lama ricurva a un solo filo montata su un'asta di lunghezza variabile. Famoso utilizzatore di quest'arma inastata era il monaco-guerriero Saitō Musashibō Benkei.

giovedì 7 maggio 2015

Dokkodo: La via della solitudine

Miyamoto_Musashi

Il Dokkodo "La via della solitudine" è un breve saggio composto da Miyamoto Musashi durante l'ultima periodo della sua vita. Considerato il più grande spadaccino della storia del Giappone, i 21 precetti di cui è composta la sua ultima opera esprimono una rigorosa, onesta e ascetica visione della vita. Famoso è il suo duello con Kojirō Sasaki, detto Ganryu, sconfitto con un solo colpo di Bokken (spada di legno).

dokkodo

lunedì 27 aprile 2015

La via del samurai: i 7 principi del bushido

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Il Bushidō (la via del guerriero) era il codice di comportamento morale e militare dei samurai del Giappone feudale. Di ispirazione buddista e confuciana, la via richiedeva ad ogni guerriero il rispetto dei principi di onore, giustizia e lealtà. Il non rispetto del codice costituiva un atto deplorevole da espiare con la morte mediante seppuku, il suicidio rituale.


domenica 5 aprile 2015

Iaidō: La suprema arte di estrarre la spada

iaido
“La spada è l’anima, se l’anima non è giusta, a sua volta la spada non sarà giusta. Se si vuole imparare ad usare la spada bisogna imparare dall’anima”.  Shimada Toranosuke

Lo iaidō ("Via dell'unione dell'essere") è l'arte di estrarre la spada, sviluppata nel Giappone feudale nel periodo Nara (710-784). Si differenzia dal kenjutsu per le tecniche eseguite nel momento in cui il guerriero sguaina la spada.  
L'influenza della dottrina zen e l'esaltazione della katana, come anima stessa del samurai, diede impulso alla nascita di diverse scuole in tutto il territorio nipponico. 
Originariamente, quest'arte era praticata solo dalle caste guerriere giapponesi mentre oggi  è diffusa in tutto il mondo grazie alla All Japan Kendō Federation. Questa federazione codificò le numerose tecniche utilizzate dai diversi maestri in solo 12 Kata (forme) dello stile Seitei Iai:

sabato 28 febbraio 2015

Kyusho-Jitsu: il segreto dei punti di pressione


Il Kyusho-Jitsu è l'arte di rendere inabile il proprio avversario tramite la manipolazione dei punti di pressione dei meridiani posti sul corpo. Lo studio dei punti vitali nacque nell'India del periodo vedico, con il nome di Marma-Adi e praticato nel kalaripayattu indiano. Si diffuse nelle arti marziali cinesi (Dim Mak) a scopo di autodifesa e nell'agopuntura. In Giappone questa segreta arte prende in nome di Kyusho-Jitsu "primo secondo", a significare che già nel giro di pochi secondi si è in grado di controllare l'aggressore tramite la pressione di questi punti.
Colpire i punti vitali significa bloccare i flussi energetici interni interrompendo la loro funzione di trasporto al fine di ristagnare l'energia. 


venerdì 19 dicembre 2014

Hagakure: la via del samurai

"Il Codice del Samurai va cercato nella morte. Si mediti quotidianamente sulla sua ineluttabilità. Ogni giorno, quando nulla turba il nostro corpo e la nostra mente, dobbiamo immaginarci squarciati da frecce, fucili, lance e spade, travolti da onde impetuose, avvolti dalle fiamme in un immenso rogo, folgorati da una saetta, scossi da un terremoto che non lascia scampo, precipitati in un dirupo senza fine, agonizzanti per una malattia o pronti al suicidio per la morte del nostro signore. E ogni giorno, immancabilmente, dobbiamo considerarci morti. È questa l’essenza del Codice del Samurai."

samurai



Yamamoto Tsunetomo (1659-1721) fu un samurai del clan Nabeshina durante il periodo di pace dell'era Tokugawa, epoca di decadenza di questa stirpe guerriera del Giappone medioevale. Quando il suo daimyō morì nel 1700, Yamamoto, non potendo eseguire junshi (seguire il suo padrone nella morte tramite il seppuku), vietata dal suo signore in vita, scelse di prendere i voti come monaco buddista e si ritirò in un monastero. Tra il 1709 e il 1716 compose lo Hagakure (all'ombra delle foglie), un trattato composto da 349 brevi aforismi sul Bushido. Il tema principale dell'opera è centrato sulla morte, elemento ineluttabile della via del guerriero.
"Chi afferma che si muore come cani, non avendo realizzato il proprio progetto esistenziale, concepisce la Via del samurai alla stregua di una frivolezza o di una moda"

giovedì 4 dicembre 2014

Grandi Guerrieri: l'arte oscura di Iga e Koga


Iga-ryū (scuola di Iga) e Koga-ryū (scuola di Koga) erano le più antiche e importanti scuole di ninjutsu del Giappone Medievale. Il loro nome deriva dalle omonime province in cui sono sorte; rifugio di guerrieri vagabondi e monaci buddisti provenienti dalla Cina e dalla Corea. Si ritiene, infatti, che l'arte oscura (Fa-shu) praticata da alcuni monaci nella Cina antica, mirata a combinare le tecniche di combattimento, di meditazione e concetti alchemici, non sia altro che la matrice delle tecniche ninja del Giappone feudale. 

mercoledì 21 maggio 2014

Grandi Guerrieri: Gli ultimi samurai - la ribellione di Satsuma

samurai
Con il termine Samurai s'indica un membro appartenente alla nobiltà guerriera, esistita nel Giappone feudale del periodo Edo, posta al servizio di un Daimyo.
Uomini dediti alle arti marziali e alla totale abnegazione al proprio signore, i samurai seguivano un codice d'onore definito Bushidō (la via del guerriero). Coloro che non servivano un padrone venivano chiamati, in senso dispregiativo,"Ronin": uomini senza vincoli o uomini onda. 
"Riconoscere la vita in ogni respiro. In ogni tazza di tè. E ogni vita che togliamo. Questa è la via del guerriero"
La preparazione militare di questi feroci guerrieri si basava sullo studio del Bujutsu, un insieme di 18 specialità di combattimento nelle quali ogni aspirante samurai doveva eccellere per essere definito tale. Alcune di queste specialità sono:
  • Kenjutsu: l'arte della spada;
  • Kyudo: la via dell'arco;
  • Naginata-do: l'arte dell'uso della lancia o falcione;
  • Jūjutsutaijutsu: l'arte del combattimento a mani nude.


lunedì 23 dicembre 2013

Shorinji Kempo - Lo Shaolin del Giappone

“Dato che tutto viene fatto dagli uomini, allora non c’è modo di ottenere una vera pace se non costruendo il più possibile individui con un forte senso della carità, del coraggio e della giustizia” - Doshin So -


Doshin-So

Lo Shorinji Kempo è un'arte marziale giapponese nata ufficialmente nel 1947 dal monaco buddista Doshin So nei pressi della cittadina di Tadotsu nella prefettura di Kagawa e, successivamente, diffusa in Europa a partire dal 1972.


domenica 17 novembre 2013

La storia delle arti marziali

In principio era la lotta....

Il termine arti marziali è stato utilizzato agli inizi del '900 per identificare le diverse tecniche di combattimento praticate nelle varie regioni del mondo. Tale accezione individua l'artista marziale in colui che apprende i principi fondamentali della disciplina a scopi dimostrativi, di autodifesa o spirituali.
Uno degli elementi distintivi tra le diverse arti marziali è rappresentato dalla tipologia delle tecniche praticate (percussioni, armate, proiezioni); discipline come il Judo e il Brazilian Jiu Jitsu si concentrano sulla proiezione o immobilizzazione dell'avversario mentre negli stili diffusi nelle Filippine (Escrima), Indonesia (Silat), India (Kalaripayattu), Giappone (Ninjutsu) e Cina (Kung Fu), il sistema di combattimento comprende una grande varietà di colpi, parate, proiezioni e armi.
In questo primo post cercherò di rispondere alla domanda: qual è la matrice di tutte le arti marziali e come si sono diffuse nel mondo?