Conosciuta come "l'arte dell'otto armi" (pugni, gomiti, ginocchia e calci), la Muay Thai si sviluppò nel 1660 d.C. nella città di Ayuddaya in Thailandia e si diffuse nel resto del Mondo nel XX secolo. Diretta discendente della Muay Boran, antica tecnica di lotta thailandese, la Muay Thai è universalmente riconosciuta per l'utilizzo delle tecniche di gomito in grado di abbattere qualsiasi avversario.
La storia, le armi, i guerrieri e le arti marziali di tutto il mondo a portata di click
venerdì 25 dicembre 2015
lunedì 7 dicembre 2015
Grandi Guerrieri: La leggendaria Legione X di Cesare
In principio fu chiamata Legione X Veneria, devota di Venere protettrice della casata Julia. Nel 61 a.c., Cesare la ribattezzò Equestris, quando fece montare in sella i soldati della legione X durante l'incontro con Ariovisto, comandante dei germanici. Il simbolo della Legione era il toro.
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giovedì 19 novembre 2015
L'arte della guerra secondo Sun Tzu - Capitolo 8
Capitolo 8 - Le nove trasformazioni
Sun Tzu disse:
In un terreno aperto non ti accampare.
In una zona di confine stringi alleanze.
In una zona crocevia non restare.
In un terreno chiuso elabora strategie.
In un terreno di morte combatti.
Un abile generale definisce le azioni da intraprendere in riferimento alle condizioni del terreno.
Con la definizione di terreno "aperto" s'intende una zona esposta agli attacchi, non è conveniente accamparsi.
Le zone di "confine" sono molto instabili, bisogna stringere alleanze con i sovrani vicini.
Nei crocevia, gli spostamenti possono essere fatali.
In un terreno "chiuso" è difficile per un nemico penetrare o scappare, pertanto è necessario pianificare attentamente le proprie mosse.
Un terreno di "morte" non lascia scelte.
Con la definizione di terreno "aperto" s'intende una zona esposta agli attacchi, non è conveniente accamparsi.
Le zone di "confine" sono molto instabili, bisogna stringere alleanze con i sovrani vicini.
Nei crocevia, gli spostamenti possono essere fatali.
In un terreno "chiuso" è difficile per un nemico penetrare o scappare, pertanto è necessario pianificare attentamente le proprie mosse.
Un terreno di "morte" non lascia scelte.
Ci sono strade da non seguire.
Ci sono eserciti da non colpire.
Ci sono città da non assediare.
Ci sono terreni su cui non combattere.
Ci sono ordini del sovrano da non eseguire.
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mercoledì 11 novembre 2015
Le arti marziali in pellicola - Parte 10
Nel 10° appuntamento di Le arti marziali in pellicola l'ospite d'onore è Sonny Chiba, attore e famoso artista marziale d'origine giapponese. Quentin Tarantino lo definì "il più grande attore - dopo Bruce Lee - che abbia mai lavorato nei film di arti marziali". Tra i suoi film più famosi: Karate Kiba, The Yagyu Conspiracy e la saga Il teppista.
- Karate Kiba: Chiba, un maestro di karate che combatte la criminalità, torna in Giappone con l'intenzione di voler eliminare il commercio di droga nel suo Paese. Decide che offrirà i suoi servigi di guardia del corpo a chiunque avrà il coraggio di procurare informazioni sulle attività dei signori della droga.
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lunedì 2 novembre 2015
Ashi-Sabaki: footwork giapponese
Ashi-Sabaki è il termine con il quale vengono indicate, nelle arti marziali giapponesi, le diverse tecniche di footwork utilizzate per attaccare o evitare in modo rapido un avversario.
Esistono 4 tipi di movimenti base: Ayumi-ashi, Okuri-ashi, Tsugi-ashi, Hiraki-ashi. I movimenti devono essere eseguiti sempre con il Suri-ashi, ovvero lo spostamento che avviene facendo scivolare il piede sul pavimento così da ridurre al minimo lo squilibrio del corpo e trarre energia dal suolo.
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mercoledì 21 ottobre 2015
I Venti Principi di Funakoshi
I Venti Principi del Karate (Niju kun) scritti da Gichin Funakoshi, fondatore dello stile Shotokan, rappresentano i pilastri portanti che sorreggono la filosofia dello stile del Gran Maestro.
Questi principi, fortemente legati alla tradizione zen e al codice dei samurai (bushidō), si fondano su concetti di umiltà, rispetto, compassione, pazienza e calma interiore ed esteriore.
Secondo Funakoshi, la pratica del karate e la continua osservanza dei principi permettono al karateka di migliorarsi giorno per giorno.
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mercoledì 14 ottobre 2015
Taiiku no Hi: La giornata dello sport e del benessere
Taiiku no hi è una festa nazionale giapponese organizzata ogni secondo lunedì di ottobre dal 1966, due anni dai giochi olimpici estivi del 1964 che rappresentarono per il Giappone un simbolo di rinascita dopo la seconda guerra mondiale; la fiamma fu accesa da un ragazzo nato nel giorno dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima.
La maggior parte delle scuole giapponesi celebra questa giornata con una festa dello sport, una mini olimpiade che coinvolge tutti gli studenti in varie discipline fisiche. Le principali attività, mirate a promuovere il benessere fisico e mentale, sono i 100 metri piani, la staffetta 4x100, corsa coi sacchi, salto in lungo e la tipica Kibasen (finta battaglia di cavalleria).
martedì 6 ottobre 2015
L'arte della guerra secondo Sun Tzu - Capitolo 7
Capitolo 7 - Lo scontro armato
Sun Tzu disse:
La difficoltà dello scontro armato
Consiste nel rendere diretto ciò che è tortuoso
E vantaggioso ciò che è avverso.
Fai dunque in modo che il nemico segua cammini tortuosi
E confondilo prospettandogli falsi vantaggi.
In questo modo, pur partendo dopo, arriverai primo.
Ciò significa conoscere il valore del tortuoso e del diretto.
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mercoledì 23 settembre 2015
I cinque fondamentali dell'Aikido
Via che conduce all'unione e all'armonia con l'energia vitale e lo spirito dell'universo, è il significato dei tre caratteri che formano la parola Ai-Ki-Do.
Il suo fondatore, Morihei Ueshiba, definiva quest'arte come l'unione degli elementi della natura e il Ki, l'energia vitale che si genera al nostro interno.
La finalità dell'Aikido non è la sconfitta dell'avversario, ma il raggiungimento della "vera vittoria su se stessi" tramite la conoscenza della propria natura personale.
La finalità dell'Aikido non è la sconfitta dell'avversario, ma il raggiungimento della "vera vittoria su se stessi" tramite la conoscenza della propria natura personale.
Un aikidoka è paragonabile a un ramo di salice che si flette sotto il peso della neve, fino a farlo cadere senza spezzarsi.
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venerdì 11 settembre 2015
Kukri: Il coltello dei Gurkha
Il Kukri non è solo il coltello nazionale del Nepal, ma è l'arma che simboleggia il coraggio del guerriero Gurkha.
Utilizzato in antichità come strumento da lavoro per tagliare la legna o macellare gli animali, questo pezzo d'acciaio diventa nelle mani del soldato Gurkha una arma micidiale.
Gli Occidentali conobbero per la prima volta del Kukri durante il conflitto Indio-nepalese, che vide la Compagnia britannica delle Indie orientali combattere contro il Regno del Nepal dei Gurka (1814-1816).
La sua efficacie combinata al coraggio dei Guerrieri nepalese convinsero l'Esercito britannico a istituire una Brigata Gurkha, diffondendo l'uso del kukri anche in altri corpi dell'esercito coloniale del Commonwealth.
Gli Occidentali conobbero per la prima volta del Kukri durante il conflitto Indio-nepalese, che vide la Compagnia britannica delle Indie orientali combattere contro il Regno del Nepal dei Gurka (1814-1816).
La sua efficacie combinata al coraggio dei Guerrieri nepalese convinsero l'Esercito britannico a istituire una Brigata Gurkha, diffondendo l'uso del kukri anche in altri corpi dell'esercito coloniale del Commonwealth.
domenica 16 agosto 2015
L'arte della guerra secondo Sun Tzu - Capitolo 6
Capitolo 6 - Il pieno e il vuoto
Sun Tzu disse:
Colui che prende posizione per primo sul campo di battaglia
in attesa del nemico sarà pronto e a suo agio.
Colui che arriva più tardi sul campo di battaglia, disponendosi
frettolosamente per combattere, si stancherà più
facilmente.
Il generale esperto, perciò, impone la propria volontà sugli
altri e non è richiamato all'ordine da nessuno.
Ciò che fa muovere il nemico dove vuoi tu, e di sua iniziativa,
è la prospettiva di guadagni.
Se invece vuoi impedirgli di andare in un certo luogo,
prospettagli un danno.
Perciò stanca il nemico quando è pronto e riposato, affamalo quando
è sazio, costringilo a spostarsi quando è accampato.
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martedì 28 luglio 2015
Le arti marziali in pellicola - Parte 9
Nel 9° appuntamento di Le arti marziali in pellicola l'ospite d'onore è Michelle Yeoh, attrice malese di origine cinesi famosa per aver interpretato film come: Wing Chun, La tigre e il dragone e La congiura della pietra nera.
- Wing Chun: è un film di arti marziali del 1994 diretto da Yuen Woo-ping ed ha come protagonista Michelle Yeoh nel ruolo di Yim Wing Chun. Yim Wing Chun è una produttrice di tofu nonché maestra di arti marziali e cerca di proteggere il suo villaggio dall'intrusione di un gruppo di banditi.
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lunedì 6 luglio 2015
Grandi Guerrieri: I monaci guerrieri del Sol Levante
Il termine Sōhei (monaco-guerriero) era attribuito ai membri delle congregazioni armate di dottrina buddista del Giappone medievale, esistiti tra la metà del periodo Heian e l'avvento di Oda Nobunaga.
Assimilabili agli ordini militari monastici occidentali, i monaci guerrieri seguivano un codice di condotta che imponeva, per un periodo di servizio di dodici anni, la pratica delle armi e l'utilizzo di un copricapo bianco.
Seguaci del "Sutra mahayana del Grande passaggio al di là della sofferenza", che prevedeva l'utilizzo di armi e della violenza, quest'ordine ha influenzato per secoli la sfera politica e spirituale del Giappone.
Il primo esercito ufficiale di Sōhei venne istituito nel monastero buddhista Tendai Enryaku-ji, a seguito delle controversia con i membri appartenenti al tempio di Yasaka di Kyoto.
Negli anni gli sconti tra templi diventarono sanguinosi e cruenti, scatenati principalmente da eventi legati alle nomine degli abati.
Abili guerrieri, i Sōhei possedevano un ampio armamentario composto da spada, arco, pugnale e naginata, una lunga lama ricurva a un solo filo montata su un'asta di lunghezza variabile. Famoso utilizzatore di quest'arma inastata era il monaco-guerriero Saitō Musashibō Benkei.
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martedì 16 giugno 2015
L'arte della guerra secondo Sun Tzu - Capitolo 5
Capitolo 5 - Lo shih
Sun Tzu disse:
Un'operazione militare ha il sopravvento quando
è come una pietra scagliata contro un uovo
Si tratta del vuoto e del pieno.
Bisogna concentrare la forza nel punto vuoto, dove il nemico non può opporre resistenza. Evita il duro, colpisci il vuoto.
La furia dell'acqua, nel punto in cui trascina e
ammassa le pietre: questo è lo shih
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giovedì 28 maggio 2015
Muay Lerd Rit: MuayThai dell'esercito thailandese
Muay Lerd Rit o Lerdrit è un'arte marziale thailandese che trae origine dall'antico stile di combattimento chiamato Muay Boran e insegnato esclusivamente ai membri appartenenti alla Royal Thai Army (esercito thailandese).
Realizzata principalmente per i corpi speciali, la Lerdrid si compone di un portafoglio di tecniche corpo a corpo ravvicinate mirate a rendere immediatamente inoffensivo l'avversario con colpi rapidi e potenti. I colpi brutalmente sferrati con pugni, gomitate, ginocchiate, calci e testate derivano dalla Muay Boran e Ling Lom del Laos.
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giovedì 7 maggio 2015
Dokkodo: La via della solitudine
Il Dokkodo "La via della solitudine" è un breve saggio composto da Miyamoto Musashi durante l'ultima periodo della sua vita. Considerato il più grande spadaccino della storia del Giappone, i 21 precetti di cui è composta la sua ultima opera esprimono una rigorosa, onesta e ascetica visione della vita. Famoso è il suo duello con Kojirō Sasaki, detto Ganryu, sconfitto con un solo colpo di Bokken (spada di legno).
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lunedì 27 aprile 2015
La via del samurai: i 7 principi del bushido
Il Bushidō (la via del guerriero) era il codice di comportamento morale e militare dei samurai del Giappone feudale. Di ispirazione buddista e confuciana, la via richiedeva ad ogni guerriero il rispetto dei principi di onore, giustizia e lealtà. Il non rispetto del codice costituiva un atto deplorevole da espiare con la morte mediante seppuku, il suicidio rituale.
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domenica 5 aprile 2015
Iaidō: La suprema arte di estrarre la spada
“La spada è l’anima, se l’anima non è giusta, a sua volta la spada non sarà giusta. Se si vuole imparare ad usare la spada bisogna imparare dall’anima”. Shimada Toranosuke
Lo iaidō ("Via dell'unione dell'essere") è l'arte di estrarre la spada, sviluppata nel Giappone feudale nel periodo Nara (710-784). Si differenzia dal kenjutsu per le tecniche eseguite nel momento in cui il guerriero sguaina la spada.
L'influenza della dottrina zen e l'esaltazione della katana, come anima stessa del samurai, diede impulso alla nascita di diverse scuole in tutto il territorio nipponico.
Originariamente, quest'arte era praticata solo dalle caste guerriere giapponesi mentre oggi è diffusa in tutto il mondo grazie alla All Japan Kendō Federation. Questa federazione codificò le numerose tecniche utilizzate dai diversi maestri in solo 12 Kata (forme) dello stile Seitei Iai:
L'influenza della dottrina zen e l'esaltazione della katana, come anima stessa del samurai, diede impulso alla nascita di diverse scuole in tutto il territorio nipponico.
Originariamente, quest'arte era praticata solo dalle caste guerriere giapponesi mentre oggi è diffusa in tutto il mondo grazie alla All Japan Kendō Federation. Questa federazione codificò le numerose tecniche utilizzate dai diversi maestri in solo 12 Kata (forme) dello stile Seitei Iai:
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venerdì 13 marzo 2015
L'arte della guerra secondo Sun Tzu - Capitolo 4
Capitolo 4 - La Forma
Sun Tzu disse:
Un abile generale sa riconoscere il momento esatto in cui il nemico è più esposto agli attacchi. Non si tratta di vincere, ma di trarre un vantaggio nel momento opportuno.In passato, i Generali esperti si rendevano invincibili e attendevano che il nemico commettesse degli errori. L'invincibilità dipende da noi. La vulnerabilità del nemico dipende dai suoi sbagli.
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sabato 28 febbraio 2015
Kyusho-Jitsu: il segreto dei punti di pressione
Colpire i punti vitali significa bloccare i flussi energetici interni interrompendo la loro funzione di trasporto al fine di ristagnare l'energia.
sabato 7 febbraio 2015
Le arti marziali in pellicola - Parte 8
Nel 8° appuntameno di Le arti marziali in pellicola parleremmo del attore,comico,artista marziale e produttore Jackie Chan. I film proposti del vasto repertorio di questo grande attore sono: The Karate Kid - La leggenda continua; The Myth, il risveglio di un eroe; Lo smoking.
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sabato 24 gennaio 2015
Systema: l'arte marziale dell'orso russo
Systema, in russo Система (il sistema), è un'arte marziale di origine russa praticata dai principali corpi dell'élite delle forze armate (GRU, Spetsnaz.). Una prima forma rudimentale di Systema veniva impiegata dai guerrieri bogatyr che, per fronteggiare le diverse invasioni dei popoli vicini, cercarono di realizzare uno stile di combattimento pratico ed efficace.
La diffusione di questo stile nel mondo si deve a Mikhail Ryabko e Vladimir Vasiliev, che hanno ridisegnato Systema in chiave moderna introducendo tecniche di tipo militare, conoscenze di biomeccanica e concetti di natura spirituale.
La diffusione di questo stile nel mondo si deve a Mikhail Ryabko e Vladimir Vasiliev, che hanno ridisegnato Systema in chiave moderna introducendo tecniche di tipo militare, conoscenze di biomeccanica e concetti di natura spirituale.
"Non ti puoi rilassare senza respirare, non puoi raggiungere una postura naturale senza rilassamento e dopo che si è riusciti a raggiungere una buona postura ci si può iniziare a muovere nello spazio correttamente".Vladimir Vasiliev
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venerdì 9 gennaio 2015
L'arte della guerra secondo Sun Tzu - Capitolo 3
Capitolo 3 - Strategia di attacco
Sun Tzu disse:
Un risultato superiore consiste nel conquistare intero e intatto il paese nemico.
Distruggerlo costituisce un risultato inferiore.
Un risultato superiore consiste nel catturare intero e intatto un esercito.
Distruggerlo costituisce un risultato inferiore.
Un risultato superiore consiste nel catturare intero e intatto un battaglione.
Distruggerlo costituisce un risultato inferiore.
Perciò, ottenere cento vittorie in cento battaglia non è prova di suprema abilità.
sottomettere un esercito nemico senza combattere è prova di suprema abilità.
L'annientamento dell'avversario non rappresenta una vittoria suprema, conquistarlo senza distruggerlo può comportare numerosi vantaggi in termini di spreco di risorse e uomini. Con il concetto delle "cento vittorie", si vuol dimostrare che un conflitto distruttivo porta inevitabilmente ad un ulteriore conflitto.
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