domenica 17 novembre 2013

La storia delle arti marziali

In principio era la lotta....

Il termine arti marziali è stato utilizzato agli inizi del '900 per identificare le diverse tecniche di combattimento praticate nelle varie regioni del mondo. Tale accezione individua l'artista marziale in colui che apprende i principi fondamentali della disciplina a scopi dimostrativi, di autodifesa o spirituali.
Uno degli elementi distintivi tra le diverse arti marziali è rappresentato dalla tipologia delle tecniche praticate (percussioni, armate, proiezioni); discipline come il Judo e il Brazilian Jiu Jitsu si concentrano sulla proiezione o immobilizzazione dell'avversario mentre negli stili diffusi nelle Filippine (Escrima), Indonesia (Silat), India (Kalaripayattu), Giappone (Ninjutsu) e Cina (Kung Fu), il sistema di combattimento comprende una grande varietà di colpi, parate, proiezioni e armi.
In questo primo post cercherò di rispondere alla domanda: qual è la matrice di tutte le arti marziali e come si sono diffuse nel mondo?


Il primo testo in cui viene mostrato una prima rudimentale codificazione delle tecniche di lotta è di origine cinese e risale al 3000 a.C.; il suo nome è Jiao-Ti (proiezioni e testate).
Nel 500 a.C. furono ritrovati testi riguardanti il Chin-Nah (prese e leve articolari), un insieme di tecniche di presa e colpi mirati agli arti nemici allo scopo di disarmare o fermare azioni aggressive. 
Nel 300 a.C. i tibetani svilupparono il Fa-shu (l'arte nera dell'illusione) caratterizzata da tecniche di mimetismo e attacchi a sorpresa, successivamente Kwon-Yee creò lo stile della tecnica della lunga mano (Chang-Kuo-Chan, 50 d.C).
Solo agli inizi del 200 d.C. a Kerala venne sviluppata dai contadini la prima arte marziale, il Kalaripayattu indiano.
Nel 500 d.C., con l'arrivo di Tao-Mo ad Honan nella Cina centrale, venne creato lo stile Siu-Lam-Jow (la mano di Shaolin). Insieme al Kalaripayattu, lo stile Siu-Lam-Jow le tecniche prendono sputo dalle movenze degli animali.
Nel 596 d.C., l'allievo sordo-cieco-muto di Tao Mo, Hung-Chun-Po, crea il Fut-Gar (stile del Buddha) dove viene posta particolare attenzione ai calci.
Da quel momento in poi i monaci, in particolare quelli provenienti dal monte di Shaolin, svilupperanno molti degli stili conosciuti in Cina:
  • 910 d.C.,  il monaco Wong-Long crea lo stile Tang-Lang Chat-Sing (Mantide religiosa delle sette stelle);
  • 1100 d.C., il Generale Yao-Wei creò lo stile Ying-Jow-Gar (artiglio dell'aquila);
  • 1185 d.C., i monaci Zen giapponesi fondano l'arte del Samurai e nello stesso periodo nacque il Ju-Jiutsu;
  • 1426 d.C., Ada-Ta sviluppò lo stile Hop-Gar Tibetano (stile del Ruggito del leone);
  • 1500 d.C., i colonizzatori spagnoli sbarcati nelle Filippine si scontrarono con la popolazione indigena che utilizzava uno stile chiamato Escrima;
  • 1550 d.C., in Brasile nacque la Capoeira, la danza-combattimento brasiliana;
  • 1600 d.C., in Giappone i monaci crearono il Kempo Karate;
  • 1660 d.C., Yiakeom-jay della città di  Ayuddaya in Thailandia sviluppò la Muay-Thai e Krabi- Krabong;
  • 1700 d.C., gli inglesi si scontrarono in Malesia con la popolazione locale che praticava un arte chiamata Pentjak Silat;
  • 1710 d.C., il monaco Hung-Hei-Gwong creò lo stile Hung-Gar (stile della famiglia Hung) e la monaca cieca Wu-Mei lo stile Wing-Chun (bella primavera);
  • 1812 d.C., Wu-Yu-Hsiang fu il primo ideatore dello stile Tai-Chi-Chuan;
  • 1836 d.C., fu l'anno della nascita dello stile Choy-Ley-Fut (stile dei tre maestri);
  • 1848 d.C., Tung-Hai-Chuan fondò lo stile Pa-Kna-Chuan dopo lunghi anni di studio nel monastero di Wu-Dang;
  • 1850 d.C., nacque il Karate dell'isola di Okinawa;
  • 1882 d.C., Jogoro Kano sviluppò uno stile alternativo al Ju-Jiutsu, il Judo;
  • 1930 d.C., Mao-Tse-Tung cercò di oscurare il Kung Fu attraverso la creazione del Wu-Shu moderno;
  • 1931 d.C., Moirei Ueshiba insegnò per la prima volta Ai-Ki-Do;
  • 1955 d.C., il Generale coreano Lee-Kwan-Youg creò il Tae-Kwon-Do.
L'elenco precedente comprende le principali tipologie di arti marziali praticate nel corso dei secoli. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che anche in Occidente è possibile riscontrare alcune tecniche di combattimento come il Pugilato, la  Scherma, il Pancrazio, il Krav Maga israeliano ed altre ancora.

arti marziali

Ogni stile si differenzia dagli altri per le tecniche e le armi impiegate nel combattimento, ma, se osserviamo attentamente, riusciamo a vedere un sottile filo rosso che lega i principi fondamentali di ciascuna disciplina ad un'altra; l'obiettivo finale di ogni arte marziale è quello di insegnare ad affrontare le difficoltà che si presentano durante la vita attraverso la conoscenza di sé e degli altri:
Se conosci il nemico e conosci te stesso,
nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso,
le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci né il nemico né te stesso,
ogni battaglia significherà per te sconfitta certa.
(Sun Tzu, Arte della guerra)



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