mercoledì 21 maggio 2014

Grandi Guerrieri: Gli ultimi samurai - la ribellione di Satsuma

samurai
Con il termine Samurai s'indica un membro appartenente alla nobiltà guerriera, esistita nel Giappone feudale del periodo Edo, posta al servizio di un Daimyo.
Uomini dediti alle arti marziali e alla totale abnegazione al proprio signore, i samurai seguivano un codice d'onore definito Bushidō (la via del guerriero). Coloro che non servivano un padrone venivano chiamati, in senso dispregiativo,"Ronin": uomini senza vincoli o uomini onda. 
"Riconoscere la vita in ogni respiro. In ogni tazza di tè. E ogni vita che togliamo. Questa è la via del guerriero"
La preparazione militare di questi feroci guerrieri si basava sullo studio del Bujutsu, un insieme di 18 specialità di combattimento nelle quali ogni aspirante samurai doveva eccellere per essere definito tale. Alcune di queste specialità sono:
  • Kenjutsu: l'arte della spada;
  • Kyudo: la via dell'arco;
  • Naginata-do: l'arte dell'uso della lancia o falcione;
  • Jūjutsutaijutsu: l'arte del combattimento a mani nude.


L'armamentario base di un samurai comprendeva:
  • katana, una lunga sciabola che rappresentava uno strumento di bellezza, tecnica e precisione, ma era importante soprattutto perché si riteneva che l'anima del samurai stesso risiedesse al suo interno;
  • wakizashi, una spada di piccole dimensioni che veniva data ai giovani allievi che avevano intrapreso la via del samurai. Questa stessa arma era anche utilizzata per eseguire il seppuku, il suicidio rituale che consisteva nel taglio del ventre, sede dove risiede l'anima nella mitologia giapponese;
  • naginata, utilizzata per contrastare le cariche di cavalleria, successivamente soppiantata dalla katana per la maggiore efficacia di quest'ultima negli attacchi multipli;
  • l'arco, grazie alle sue dimensioni l'arco era capace di lanciare diversi tipi di frecce (di segnalazione, infuocate) fino a 150/200 metri distanza. Fu una delle armi decisive contro gli invasori mongoli che  impiegavano piccoli archi e balestre;
  • ventaglio in ferrorinforzato con una struttura in acciaio, era utilizzato sia come elemento decorativo che per difendersi dai fendenti dei nemici.

samurai-con-naginata




Oltre a essere uomini d'arme, i samurai seguivano un'attenta preparazione spirituale incentrata sulla filosofia Zen, come lo studio dell’arte del tè (Cha no yu) e della calligrafia (Shodō). 

             "La Via del guerriero deve sempre essere sia culturale che marziale"                                            - Ventuno Precetti del Samurai -

Saigō-TakamoriCon il rinnovamento Meiji (fine XIX secolo), questa classe guerriera fu abolita in favore di un esercito nazionale formato da semplici coscritti, causando un malcontento tra gli ex samurai della provincia di Satsuma che si riversò sul governo in carica. Il radicale processo di modernizzazione del paese fu visto dai samurai come un tradimento da parte di chi aveva sostenuto il rovesciamento dello shogunato di Tokugawa. La rivolta fu capeggiata da Saigō Takamori, un ministro del governo Meiji contrario all'abolizione della casta dei samurai, che si pose al comando di 40.000 uomini per difendere il Giappone tradizionale da quello moderno e corrotto.
Il coraggio e l'abilità dei guerrieri di Satsuma diede filo da torcere al nuovo esercito di coscritti che contava poco più di 90.000 effettivi. Tuttavia, la superiorità tecnologica di quest'ultimi ne designò la vittoria finale e il declino della casta dei samurai. Dopo la morte di Saigō sul monte Shiroyama a causa di una ferita, gli ultimi 40 samurai si lanciarono in una coraggiosa carica finendo falciati dalle mitragliatrici Gatling dei nemici.





4 commenti:

  1. Molto interessante, purtroppo come spesso accade la tradizione viene falciata dall'innovazione e si deve sperare che qualche coraggioso continui a perpetrarla per le generazioni future..

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    1. per detto motivo la tradizione,come i samurai,deve esser ben armata e di piena cosciente volontà,deve anteporre la violenza e mettere a parte la pietà,ma non deve demoralizzarsi o credere nell'ultima carica deve reggersi d'astuzia per battere la superiorità nemica e come detto in quei momenti deve mettere a parte la pietà,in questo modo vedrai la modernità sgretolarsi e piegarsi

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    2. e bisogna nascondere le proprie dobolezze

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  2. Questo è vero, a volte l'uomo nella corsa disperata al progresso si dimentica da dove viene. Ciao

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